martedì 31 ottobre 2017

La politica latianese tra magheggi e Autorità Anticorruzione



Lo scorso giugno abbiamo denunciato all’Autorità Anticorruzione (A.N.A.C.) una serie di mancanze in tema di trasparenza amministrativa da parte del Comune di Latiano. Una delle tante mancanze riguardava la pubblicazione della situazione reddituale di tre assessori: il sig. Mauro Vitale, la dott.ssa Teodora Rizzo e il dott. Massimiliano Baldari. Va precisato che i redditi di tutti gli altri componenti politici della macchina amministrativa (Sindaco, assessori, consiglieri) erano, sino ad allora, regolarmente pubblicati. La nostra richiesta nasceva - come molti di voi ricorderanno - da una errata valutazione di censimento e, perciò, il risultato finale è stata la scoperta che i politici latianesi, che rivestono una carica nella macchina amministrativa, non hanno l’obbligo di pubblicare la situazione reddituale e patrimoniale. Va sottolineato che la norma non prevede alcun obbligo, pertanto il politico può tranquillamente decidere di farlo o meno. Infatti noi - poveri ingenui - abbiamo pensato, di fronte alla pubblicazione dei dati reddituali della quasi totalità dei membri del Consiglio e della Giunta, che questo avvenisse per puro senso di trasparenza; d’altronde, anche il “Progetto Ideale Globale” - dell’allora candidato sindaco Maiorano – prevedeva, in tema di trasparenza, la completa adesione alla Carta di Avviso Pubblico. Comunque al di là delle prevedibili accuse di dilettantismo che ci sono state rivolte per il caso, abbiamo scoperto che, attualmente, tutta la classe dirigente scelta dai latianesi ha deciso di non pubblicare più la propria dichiarazione dei redditi, anche quella che sino a qualche mese fa lo faceva regolarmente. Delle due l’una: o il sindaco, gli assessori e tutti i consiglieri che sinora pubblicavano il proprio reddito ignoravano l’esistenza della norma che ne eliminava l’obbligo, oppure non si aspettavano che qualcuno, in forza al potere che la democrazia riconosce ad ogni cittadino, avrebbe messo il naso nei loro affari e magari iniziato a mettere insieme i tasselli di un mosaico che attualmente è divenuto più oscuro. A nostro parere sarebbe essenziale che la cittadinanza, proprio per il ruolo che essa ricopre nel sistema democratico, fosse informata, da parte degli interessati, sulle ragioni di questo cambiamento di fronte che coinvolge trasversalmente la rappresentanza politica che siede in Consiglio ed in Giunta. 

Al di là della vicenda della pubblicazione della situazione reddituale, la nostra richiesta di controllo all’Autorità Anticorruzione per la pubblicazione dei dati mancanti ha avuto un riscontro. Infatti l’Ufficio di Vigilanza dell’A.N.A.C. ci ha fatto sapere che «da una verifica in data 31 agosto 2017, sul sito del comune di Latiano è emersa, in ogni caso, l’incompletezza di talune informazioni previste» e che lo stesso ufficio ha invitato il responsabile alla trasparenza del Comune di Latiano «a fornire le motivazioni dei ritardi nonché a procedere al relativo adeguamento della sezione “Amministrazione Trasparente”». Questa è la nostra piccola verità che i nostri rappresentanti politici locali hanno preferito nascondere. 

Infine, per quanto ci riguarda, noi continuiamo e continueremo a svolgere il nostro ruolo di cittadini attivi, profondamente legati al nostro convincimento, che è stato molto ben espresso nel pamphlet “Venti Lezioni per salvare la democrazia dalle malattie della politica” di Timothy Snyder: «L’individuo che investiga è dunque anche il cittadino che costruisce. Il capo a cui non piacciono le persone che indagano a fondo i fatti è un potenziale tiranno».

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