domenica 4 febbraio 2018

Latiano, l'accorpamento delle scuole e il sindaco "cuore di cane"


Nell’opera “Cuore di cane” il russo Michail Bulgakov narra di un cane randagio che muore di stenti per una via di Mosca. L’animale viene avvicinato da una persona che lo accoglie nella sua casa e lo chiama Pallino (Sarik in russo). Il benefattore è un medico di grande fama, Filip Preobrazenskij, andrologo e ginecologo, che sta conducendo, insieme al suo assistente dottor Bormental, degli studi su come far ringiovanire il corpo umano. Ad un certo punto della storia i due si accordano ad impiantare i testicoli e l’ipofisi di uomo morto sul corpo del povero Pallino, che diventa così una cavia. Dopo l’operazione Pallino perde il pelo, cammina eretto, inizia a parlare ma compie atti osceni. Viene addirittura iscritto all’anagrafe con un nome vero e proprio. Assume tutte le capacità mentali dell’uomo deceduto di cui possiede l’ipofisi: parla di Marx , Engels e racconta la sua vita e il suo assassinio in un locale di Mosca. Ma nello stesso tempo non perde mai l’istinto animale inseguendo i gatti che si trovano per casa. La nuova creatura crea una serie di guai al suo creatore che, assieme al suo assistente, decide di interrompere l’esperimento facendolo ritornare cane a tutti gli effetti: gli estraggono di nuovo l’ipofisi e i testicoli, restituendogli le sembianze normali di cane.

Ora - con un gioco di fantasia - figuriamoci che il dottor Filip Preobrazenskij sia la cittadinanza latianese e che Pallino sia il sindaco Maiorano su cui la cittadinanza ha voluto impiantare, con l’elezione (anch’essa un’alchemica operazione!), la fascia di primo cittadino. Ebbene, anche il nostrano Pallino/sindaco si comporta come quello del romanzo di Bulgakov. Infatti, oltre ad esibire un proprio stile istituzionale con sfumature retoriche che vanno dal monastico all’azzeccagarbugli, compie azioni che fanno arrabbiare tantissimo i cittadini. Ma quando questo succede e la cittadinanza protesta energicamente, a differenza della creatura del dottor Preobrazenskij, il sindaco Maiorano si fa ragionevole e cerca di prendere tempo. Potrebbe essere che questo finale inedito di “Cuore di cane”, in salsa latianese, nasca dal timore del sindaco che il suo creatore (la cittadinanza) possa porre fine all’“esperimento” e fare la fine di Pallino che ritorna cane. 

A questo gioco di fantasia abbiamo fatto ricorso per cercare una spiegazione sul comportamento del sindaco nell’ultimo consiglio comunale, quando si è discusso della sua decisione di accorpare le scuole secondarie inferiori. In questo caso, di fronte alle forti rimostranze dei cittadini, minacciati – oltretutto - di essere allontanati dalla sala consigliare dagli agenti della polizia comunale, il sindaco ha preso tempo rinviando ad un prossimo consiglio monotematico e spalmando la responsabilità della “frittata” fatta verso le autorità scolastiche e territoriali con cui ha deciso l’accorpamento. Della fusione delle due scuole secondarie inferiori se ne parlò circa un anno fa e, anche in quel caso, la questione aveva comprensibilmente fatto arrabbiare la cittadinanza, ormai stanca di vedersi sottrarre dall’amministrazione comunale l’ennesimo bene pubblico. Allora, il sindaco Maiorano, aveva cercato un confronto pubblico con la dirigente scolastica (forse intenzionato a spartirsi con lei la responsabilità!); ma il faccia a faccia tra la dirigente e il sindaco si trasformò ben presto in uno squallido rimpallo di dichiarazioni contrastanti e dallo scontro fu il primo cittadino ad uscirne piuttosto malmesso, tanto che sembrava essere disposto a cancellare i propositi di accorpamento. 

Dopo un anno, invece, siamo punto e a capo. Stavolta però non sappiamo se il suo prendere tempo basterà a convincere la cittadinanza della bontà dell’ “esperimento” politico amministrativo che guida Latiano.

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