martedì 5 marzo 2013

Denuncia di Latiano a 5 stelle; AGCOM risponde che con il candidato Matarrelli è violazione

Erano i giorni della campagna elettorale e, in uno dei pomeriggi piovosi di febbraio, simpatizzanti ed attivisti del gruppo Latiano5stelle, ci incontrammo in un bar dove aspettavamo gli amici del Meet Up di Ceglie Messapica per “un caffè”. Erano i giorni in cui a Latiano si era organizzato il convegno cittadino sul tema “Incentivi per favorire e sostenere le attività commerciali” che prevedeva l’intervento dell’allora candidato alla Camera dei Deputati Antonio Matarrelli (SEL). L’evento aveva creato diverso disappunto tra i cittadini, tanto che nei post di FB qualcuno borbottava che coi soldi dei cittadini si stavano pagando i manifesti per la campagna elettorale; riferendosi alla presenza del candidato alla Camera dei deputati Antonio Matarrelli alla manifestazione. Anche coloro che sorseggiavano un caffè in quel bar, in quel piovoso pomeriggio, erano unanimemente dell’avviso che la vicenda aveva dell’incredibile oltre a risultare riprovevole sotto l’aspetto etico, se non anche morale. Gli amici di Ceglie, che avevano affrontato un caso analogo nella loro cittadina, ci indicarono che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) poteva essere chiamata in causa per una verifica di liceità. Attraverso un esposto è stata, quindi, informata l’AGCOM, che in seguito alle dovute indagini ci ha dato ragione e con delibera n. 224/13/CONS ha riconosciuto il Comune di Latiano colpevole della violazione della Legge sulla parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica (Norme sulla par condicio). La sanzione comminata al Comune è una sorta di pubblico “mea culpa”, le cui autorità dovranno pubblicare, per la durata di quindici giorni, il riconoscimento della violazione compiuta. 
Al di là delle prescrizioni giuridiche, il caso si carica di un denso significato politico ed etico che grava sugli artefici della illecita pensata. Chissà se il Sindaco Antonio De Giorgi, l’assessore alle attività produttive Tommaso Cavallo e l’oramai onorevole Antonio Matarrelli riterranno opportuno spendere qualche parola sulla vicenda oppure faranno finta che nulla è successo rimanendo in silenzio; silenzio che comunque non è più tale visto che a Latiano qualcuno, tra la folla silente, ha gridato che il re è nudo!

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