Se fosse un
verso starebbe nella canzone Bocca di
rosa di De Andrè, se fosse il titolo di un film noir sarebbe Pietà per i giusti, ma l’esperienza
accorsa venerdì 23 maggio ’14, in
occasione della chiusura della campagna elettorale, a noi attivisti del meetup
di Latiano5stelle ha davvero poco di poetico e ancor meno di fiction. Intorno
alle 18,00 avevamo deciso di vederci presso il bar Atmosphere, qui a Latiano,
per seguire la diretta streaming del concerto/comizio del Movimento 5 stelle trasmesso
da Piazza San Giovanni in Roma. Disponendo di uno spazio all’aperto su un’area
pubblica, su cui i gestori del bar hanno ottenuto la concessione municipale
all’uso, abbiamo preferito stabilirci in questo spazio all’aperto anche per
godere della piacevole frescura serale. Ebbene, dopo appena venti minuti di trasmissione
sono giunti due vigili urbani che ci hanno imposto l’immediata interruzione
della visione del comizio/concerto. Nonostante le nostre perplessità, abbiamo
interrotto la videoproiezione e, dopo aver chiesto chiarimenti, abbiamo seguito
le guardie all’ufficio elettorale dove, nella totale confusione di informazioni
e pareri, si è interpellato telefonicamente il responsabile dell’ufficio, il sig.
Giacobbe Corrado. Nella telefonata il responsabile dell’ufficio elettorale ci
ha informato che con la visione dello streaming si stavano violando le norme
sulla propaganda elettorale; in particolare si stava contravvenendo al divieto
di «ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa a carattere fisso
in luogo pubblico». Dinnanzi alla aleatorietà
dell’espressione “propaganda elettorale luminosa o figurativa” abbiamo
accettato malvolentieri la decisione del responsabile municipale e abbiamo, sin
da subito, provveduto a documentarci. Ma, già nel giro di poche ore, grazie ad
un’attivista di Cellino San Marco che aveva ottenuto dalla Prefettura di
Brindisi un chiarimento proprio sull’interpretazione della frase “propaganda
elettorale luminosa o figurativa”, tutto si è fatto più chiaro. Ebbene, sin dal
1980 la circolare n°1943 del Ministero dell’Interno ha stabilito che «le proiezioni cinematografiche ed i mezzi di
comunicazione audiovisivi, anche a circuito chiuso, abbiano una
caratterizzazione tale da non poter essere compresi nella generica accezione di
mezzi di propaganda figurativa o luminosa dei quali l’articolo in esame fa
divieto. Pertanto, il loro uso, sia in luogo aperto al pubblico che in luogo
pubblico, in mancanza di un’esplicita proibizione normativa, deve considerarsi
ammissibile».
Al di là
dell’amarezza che si può provare quando si è costretti proprio dalla pubblica
autorità a sospendere un’azione non vietata, ma anzi garantita dalle norme, noi
del meetup di Latiano5stelle ci siamo chiesti le ragioni di una simile “attenzione”
da parte della pubblica sorveglianza nei nostri confronti mentre, come noi
stessi abbiamo più volte denunciato, la nostra piccola realtà cittadina pullulava
di casi di palese violazione delle norme elettorali da parte di altri gruppi
politici. Ma porsi delle domande e darsi da soli delle risposte non lo abbiamo
ritenuto un atteggiamento maturo di cittadinanza, pertanto, confidando nella
auspicabile vicinanza e nella leale
collaborazione tra le istituzioni e i cittadini, abbiamo chiesto al Prefetto,
alla Comandante dei vigili urbani e al Responsabile dell’ufficio elettorale di
Latiano le ragioni della condotta, totalmente immotivata, assunta dalle
autorità pubbliche nei nostri confronti nell’episodio narrato. Sono trascorsi quattordici giorni dalla nostra richiesta, e l’unica
autorità che ci ha risposto è stato il dott. Giaccari, Responsabile dell’Area
consultazioni elettorali della Prefettura di Brindisi, che ha confermato quanto
la Circolare del Ministero dell’Interno aveva già ampiamente chiarito. Le
autorità municipali interpellate, invece, rimangono ancora in un silenzio
divenuto oramai alquanto lungo, e che rende la crepa creatasi tra cittadini
latianesi e istituzioni municipali ancora più profonda e ampia. Noi del meetup
Latiano5stelle riteniamo che il comportamento tenuto dalle istituzioni
comunali indica una rilevante noncuranza verso i cittadini rendendo meno
verosimile una loro eventuale buona fede anche nell’uso arbitrario del potere.lunedì 16 giugno 2014
Latiano: anche in campagna elettorale il potere della forza non conosce la forza del potere
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Sono vergognosi... ed alquanto incompetenti. Sinceramente trovo abbastanza assurdo che le regole vengano chiarite grazie ad un eccesso di zelo di una semplice attivista, anziché dalle autorità.. dato che quelle regole fan parte del lavoro per il quale ricevono lo stipendio mensile da anni proprio da noi cittadini.
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