venerdì 20 febbraio 2015

Ex discarica di Mariano inquinata dalle balle dei politici e dall’inerzia degli amministratori comunali

C’è un luogo a Latiano dove le balle dei politici, in particolar modo quelle degli pseudo ecologisti (vedi link per scoprire chi sono), si mostrano per ciò che sono: cioè pure e semplici balle. In questo posto, le belle parole di molti politici disonesti degli ultimi trent’anni si volatilizzano, mostrando la spazzatura della loro politica. Il luogo di cui vi parliamo è la ex discarica comunale di c.da Mariano che, da tempo, è diventata totalmente inesistente nei proclami della politica latianese. Forse, la ragione di tale assenza è da ricercare nel fatto che se ne vuole nascondere la pericolosità e, quindi, la responsabilità della cattiva amministrazione comunale degli ultimi 30 anni; oppure una tale “distrazione” può essere spiegata dal fatto che si vuole occultare ai cittadini il probabile esborso di quasi 500 mila euro (vedi link), da restituire alla Regione Puglia per un finanziamento  che, senza capire come, è stato speso tra il 2001 e il 2006  dalle giunte D’Ippolito e Caniglia, per edificare a Mariano l’area PIP.
Ma torniamo ai giorni nostri. Nel 2013 alla giunta De Giorgi fu imposto dalle autorità regionali e provinciali di avviare la procedura per la bonifica (che si era dovuta fare alla fine degli anni 90) e di recintare l’area della ex discarica in modo da non permettere ulteriori sversamenti di rifiuti. Ebbene, nei giorni scorsi noi di Latiano5stelle ci siamo stati e della recinzione non vi è traccia; mentre visibili e consistenti sono le tracce di ulteriori sversamenti di rifiuti, anche pericolosi e nocivi come amianto e sostanze chimiche. Inoltre abbiamo potuto constatare che presso la ex discarica di Mariano (anche se nei fatti tanto “ex” non è) i rifiuti, oltre ad essere scaricati, vengono anche incendiati,  diventando potenziali fonti di pericolosissimi microinquinanti come IPA e diossine; in tal modo, non si fa altro che  accrescere il potenziale di nocività dell’area, già fortemente critico per le storiche carenze ed inadempienze delle passate amministrazioni.
Assai eloquenti sono le foto scattate in loco, che abbiamo deciso di inviare al Sindaco, all’assessore all’ecologia , al responsabile all’ambiente Capitano Vitamaria Pepe e alle varie istituzioni amministrative e di controllo territoriali come la Regione Puglia, ARPA e il comando dei carabinieri del NOE. Inoltre alle suddette autorità comunali abbiamo richiesto di conoscere le intenzioni municipali - nel breve termine -sull’area in questione, in particolare, sugli obblighi di recinzione e di caratterizzazione  ricadenti interamente sull’amministrazione comunale. A questo punto attendiamo fiduciosi ma, principalmente, in attesa dei fatti.
 
 
 
 
 

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