Il 18 ottobre scorso, il consigliere comunale Salvatore
Maglie ci faceva sapere, con un post sul blog “La voce di Latiano”, che grazie al suo “proficuo impegno” e a
quello “dell’Ufficio Tecnico Comunale, coadiuvato dal Responsabile della IV
Struttura ing. Luca Vergine” il Comune di Latiano aveva ottenuto un importante
finanziamento della Regione Puglia (ID
374) per la messa a norma della scuola elementare Bartolo Longo di via Fosse
Ardeatine (BURP 139/2013). La notizia, al di là dei toni elettoralistici con
cui era stata lanciata e al di là del fatto che ci veniva nascosto che un altro progetto del comune del Comune di
Latiano (ID 367) non era stato preso in
considerazione per “mancato
completamento procedure on-line”, aveva meritato il compiacimento della
cittadinanza. “Finalmente – come scriveva lo stesso Maglie - Latiano potrà
iniziare a dotarsi di una scuola a norma, che possa ospitare i nostri bambini
nei migliori dei modi e soprattutto in sicurezza”.
Purtroppo qualche giorno fa la Regione Puglia ci ha fatto
sapere che anche il progetto ritenuto allora idoneo ha seguito le sorti
dell’altro precedentemente bocciato; infatti è stato ritenuto “inammissibile”
in quanto carente della documentazione accessoria richiesta (BURP 6/2014). Come
mai, vi chiederete, la Regione Puglia
prima sancisce l’ammissibilità del progetto per poi ritornare sui suoi
passi decretandone la bocciatura? Purtroppo, al pari di tante altre cose che
succedono in Italia, un Comune partecipante al bando, evidentemente trombato,
ha fatto ricorso al TAR ottenendo la revisione di tutti i progetti da parte
della commissione interessata. Dal controllo è venuto fuori che alcuni di
questi, che in un primo tempo erano stati ammessi al finanziamento, tra cui
quello di Latiano, non avevano tutte le carte in regola per l’ammissibilità. In
altre parole, il responsabile comunale del progetto non era stato capace di
fornire tutta la documentazione necessaria prevista dal bando. Al di là
dell’”errore” fatto in sede regionale, che meriterebbe comunque una attenta
riflessione, noi di Latiano5stelle ci chiediamo come mai questo genere di
informazioni non esce fuori dalle mura municipali? Come mai nessun consigliere
di maggioranza o di opposizione ha ritenuto opportuno informare sulla vicenda almeno
il proprio elettorato? A noi, comunque, duole sapere che i nostri figli, che
costituiscono una parte importante di ciò che chiamiamo “generazioni future”,
debbano formarsi in scuole prive di quelle misure di sicurezza previste dalle
norme. A noi duole assistere a scelte amministrative di “esperti” esterni
pagati come professionisti di grande fama che poi si rivelano incapaci persino
di redigere un routinario progetto. Ma più di ogni altra cosa ci duole
constatare che tutto questo sta avvenendo a spese di bambini e adolescenti che
a breve costituiranno la schiera dei giovani di Latiano.
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