martedì 11 novembre 2014

A Latiano puru ci TASI si bbocca lu palu (dell’illuminazione)


Lo scorso 16 Ottobre, i cittadini del comune di Latiano, come quelli di tutto lo stivale, hanno dovuto pagare la prima rata – la seconda scadrà il 16 Dicembre – della tanto sofferta TASI.
Ma cos’è la TASI? La Tasi è un'imposta comunale facente parte della “più grande” Imposta Unica Comunale (IUC), che è composta, appunto, dalla TASI, dalla vecchia IMU e dalla TARI, la tassa sui rifiuti.
La TASI, TAssa sui Servizi Indivisibili, serve a fornire ai comuni le risorse per tutti quegli interventi di pubblica utilità. Rifacimento strade, illuminazione e rete fognaria sono o dovrebbero essere, visto le condizioni di strade e parchi su tutti, alcuni dei principali servizi che verranno finanziati dai contribuenti con la TASI. Noi di Latiano5Stelle, ancora una volta, vogliamo vederci chiaro sulle decisioni del Consiglio comunale in merito, analizzando - così come facemmo per la TARES 2013 - le altre realtà della provincia.
In particolare per seconde case, aree fabbricabili e fabbricati rurali ad uso strumentale, la legge prevede che la sommatoria delle aliquote di IMU e TASI, non superi il 10,6 per mille: Latiano raggiunge questo tetto massimo! Dallo studio effettuato su tutta la provincia, abbiamo riscontrato che l’unico comune del brindisino a non far pagare la tassa è Fasano con l'azzeramento dell’aliquota.
Latiano, al contrario, non si distingue come Fasano per l’azzeramento dell’aliquota, bensì per l’applicazione di una aliquota tra le più alte (2,3 per mille, a fronte di una aliquota massima del 2,5). Comuni come Erchie, Oria, Ostuni e Torre hanno adottato aliquote al di sotto dell’1 per mille; mentre altre realtà come Brindisi, Francavilla e Mesagne hanno comunque adottato aliquote, seppur elevate, inferiori rispetto a Latiano.
La mancanza di detrazioni per i cittadini è una peculiarità che accomuna anche gli altri Comuni del brindisino; i quali hanno comunque previsto riduzioni della TASI sulla base di rendite catastali, di nuclei familiari, e di particolari situazioni sociali. Nulla di tutto ciò è stato preso in considerazione a Latiano, anche se tuttora gli amministratori nostrani continuano a sbandierare (sicuramente a scopi propagandistici) l’applicazione di una aliquota ridotta.
Sta di fatto che, nonostante gli 840.000 euro che i cittadini versano nelle casse del Comune, i servizi erogati continuano a rimanere inefficienti, e tale carenza è fonte di pericolo per la cittadinanza, come attestano i diversi episodi registrati recentemente: caduta di alberi e pali della illuminazione pubblica, disfacimento del manto stradale, ecc.
Pertanto i cittadini, oltre la batosta economica, non solo ricevono servizi inadeguati ma devono subire la beffa di ottenerne un danno fisico, mentre la TASI risulta essere un vero e proprio “bancomat” con cui i Comuni fanno cassa.

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