Ha fatto tappa a Campo Di Mare, la marina San Pietro
Vernotico a pochi passi dalla centrale Federico II, la 2° tappa della manifestazione
“Giù le mani dal nostro mare” organizzata da Rete Meetup M5S della provincia di
Brindisi con l'obiettivo di informare la gente sugli effetti che le
trivellazioni hanno sulle località marine.
Nella mattina del 13 agosto, alle 11, è stato dato vita a
una catena umana come simbolo di protezione e tutela dell'ambiente. Hanno
partecipato un centinaio di persone tra gli attivisti di tutta la Puglia, i parlamentari
del M5S e i semplici villeggianti.
Importanti sono stati gli interventi della portavoce
senatrice Barbara Lezzi e del deputato Diego De Lorenzis, che hanno ribadito
come vigilare ed informarsi siano le armi necessarie per impedire che la nostra
terra venga ulteriormente martoriata da scellerate azioni opportunistiche. All'evento
sono stati presenti anche Cristian Casili ed Antonella Laricchia
candidati nelle liste del M5S, alle scorse elezioni europee.
Molto gradita è stata la presenza di una delegazione di No
al Carbone Brindisi e di Legambiente di San Pietro Vernotico.
Il messaggio che i Meetup pugliesi e il M5S vogliono dare, è
molto semplice: impedire che il nostro mare venga contaminato, alterato e
violentato da una tecnica invasiva quale l'Airgun. In pochi sanno, infatti, che
sono state effettuate ben 25 richieste alle aziende petrolifere al Ministero
dello Sviluppo economico affinché si effettuino ricerche su idrocarburi nei
mari sia pugliesi che lucani.
Si tratta di un' area marina equivalente a ben 750
chilometri quadrati e che coinvolge i Comuni di Giovinazzo, Bari, Mola di Bari,
Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Brindisi, San Pietro Vernotico e
Torchiarolo”.
Tutto ciò comporterebbe un rischio enorme per la flora e la
fauna delle marine. Per questo motivo, il tour "Giù le mani dal nostro
mare" ha già iniziato la sua missione informativa che si concluderà sabato
30 agosto a Bari.
Clicca giù per guardare il video dell'evento:
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