Il 2016 è entrato oramai nelle nostre case, nei nostri impegni,
nelle nostre abitudini e nei nostri progetti , ma come si prospetta per le
nostre istituzioni?
Con il 2016 arriva un cambiamento rilevante per l’attività
sportiva generale: il “decreto Balduzzi”, che impone l’obbligo per tutte le
società sportive, anche dilettantistiche, di disporre nei rispettivi impianti
sportivi di un defibrillatore semiautomatico (DAE o AED) e di personale
adeguatamente formato durante le partite e gli allenamenti.
Questo passo in avanti merita non poca considerazione.
L’utilizzo del defibrillatore, solo pochi giorni fa, ha
consentito in una scuola elementare del comune di Francavilla Fontana, di salvare
la vita ad uno studente di 11 anni, colto da un malore improvviso. Dunque questo ci invita a riflettere su
quanto sia davvero importante attuare, o meglio provvedere, quanto prima, a
intervenire in tale direzione.
A fine novembre, il sindaco Maiorano, che detiene la delega
allo sport, ha riunito le diverse associazioni operanti sul territorio, in modo
da affrontare il tema e trovare una soluzione univoca nel merito; contestualmente
il sindaco, evidenziando le scarse risorse presenti nelle casse comunali, ha
chiesto agli intervenuti un contributo, ancora da quantificare, per l’acquisto
dei defibrillatori necessari e richiesti, per legge, nelle diverse palestre
scolastiche.
Le associazioni hanno quindi espresso, in modo unanime, la loro
volontà di concorrere insieme alle istituzioni, per rispettare i propri doveri
nei confronti dei loro associati.
Da quanto ci è dato conoscere, lunedì 18 gennaio c’è stata
una riunione tra le diverse associazioni, la scuola e il sindaco.
Ci auguriamo che l’incontro sia stato produttivo e che, al
di là della proroga del Governo centrale, si arrivi ad una risoluzione davvero
immediata perché non esiste proroga nel salvataggio delle vite umane.
Il tema “defibrillatori” rappresenta uno dei tanti tasselli
legati alla sicurezza e allo sport nella nostra comunità. Non bisogna
dimenticare, infatti, la situazione nella quale versano le nostre strutture
sportive; per non parlare delle vecchie e fatiscenti palestre scolastiche, consumate
dal tempo e con attrezzature ormai vecchie di 30 anni.
Per fare un esempio di fondi mal gestiti - oltre all’ormai
noto “Palazzetto dello Sport” – basti guardare al campetto esterno costruito nella
scuola primaria della F. Errico che giace desolato in attesa di essere
utilizzato.
Il campetto è comunemente noto
come la “Gabbia dei Polli”, poiché su di esso i nostri ragazzi (i “polli”), a
causa di una cattiva gestione della “cosa pubblica” e della solita burocrazia,
sono impossibilitati ad esercitarvi quella pratica sana e formativa che è lo
sport; altresì i nostri ragazzi si riscoprono ancora una volta ingabbiati da un
sistema che fa fatica a guardare al futuro.
A tal proposito sarebbe interessante conoscere dalle
autorità competenti:
- Quali e quanti fondi sono stati intercettati
- Se l’area fosse idonea alla costruzione dell’impianto
- Perché il campo è ancora inutilizzato
- Se nei fondi era previsto anche l’acquisto di attrezzatura sportiva propedeutica
Semplici risposte che tutta la cittadinanza ha voglia di ascoltare.
Siamo ormai giunti nel 2016, fuori dal Patto di Stabilità, l’anno
in cui potranno finalmente avviarsi quei progetti sportivi promossi e promessi in
campagna elettorale, per far si che le diverse associazioni sportive non siano
lasciate al loro destino, senza un reale aiuto, e non chiedere invece loro di darlo in termini
economici e di adattamento agli stringenti spazi comunali.
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